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Ricordare significa non riuscire a dimenticare

Gilles non è stato un campione, un fuoriclasse. È stato un pilota dotato di una sensibilità di guida superiore alla media che alla Ferrari non è stata fatta maturare. Si dice che abbia vinto poco ma ricordiamo tutti che, con l’unica Ferrari veramente competitiva, riuscì a vincere tre gran premi in una stagione, e se non fosse stato per qualche ingenuita’ di troppo e per la politica interna alla Ferrari, forse avrebbe potuto vincere il titolo.
Gli anni che seguirono furono bui, la competitività scemata della macchina mise in risalto le sue doti di pilota combattivo e funambolico tanto che in un momento di crisi assoluta la Ferrari riusciva a strappare titoli a nove colonne sui giornali.

Cinque piloti Canada gilles jacques villeneuve
© Allan De la Plante

Al Drake bastava questo. A noi tifosi forse. Gilles sembrava immortale e quando nel 1982 la macchina sembrava poter onorare il nome Ferrari, ecco apparire all’orizzonte il peggiore degli avversari: l’insofferenza in seno alla squadra e un compagno ambizioso che si prestava ai giochi politici di un team stanco del canadese.
Il controverso GP di Imola del 1982 fa ancora discutere. Sconfitto da tutto il team, il canadese si presenta in Belgio pronto a dare battaglia. Tuttavia in quell’incidente a Zolder, mentre volava in cielo, Gilles era già un mito e non gli serviva dimostrarlo. Il pubblico pianse l’uomo che rese grandi la Ferrari e popolare la F1,mentre i colleghi considerarono l incidente un evento dovuto per un pilota troppo spericolato e di tanto in tanto pericoloso .

Gilles e Jacques Villeneuve
© Depositphotos

Ferrari, protetto dalle sue lenti scure, a inizio stagione 1983 si rammaricava di non averlo ai nastri di partenza. I nuovi regolamenti lo avrebbero nuovamente visto protagonista nonostante la F1 fosse ormai indirizzata verso i piloti computer con chiare ispirazioni soporifere.
Anche Senna, arrivato due anni dopo nella massima formula, sarebbe maturato diversamente se sulla sua strada avesse trovato questo acrobata delle quattro ruote che gli avrebbe insegnato a staccare sempre più tardi pur rispettando l’avversario senza alcuna scorrettezza.

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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