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Roger Penske: dagli sport motoristici agli affari

Nella lista dei più grandi personaggi della storia del motorsport americano, Roger Penske, soprannominato “The Captain” è decisamente in cima, addirittura il numero 1 secondo molti. Dal suo debutto nelle corse alla fine degli anni ’50, ha segnato sei decenni di corse americane come pilota, proprietario e imprenditore.

Come pilota, Penske è stato quattro volte campione SCCA National Sports Car (1960-1963) e campione USAC Road Racing (1962) e ha corso due volte in Formula 1: Gran Premio degli Stati Uniti edizione 1961 e 1962.
Nel 1965 Penske decide di ritirarsi dalle corse fondando nel 1966 il proprio team.

In qualità di proprietario Penske ha raccolto 19 vittorie in tre più grandi gare americane: 18 alla 500 Miglia di Indianapolis, 2 alla 500 di Daytona e una vittoria alla 24 ore di Daytona. Il Team Penske è la squadra di maggior successo nelle corse a ruote scoperte americane, registrando oltre 200 vittorie e 15 titoli di campionato.

Attualmente, il Team Penske gareggia nella IndyCar Series, nella NASCAR e nell’Australian V8 Supercars Championship. In precedenza, Penske ha gestito delle squadre di Formula 1, gare di durata (ALMS, Grand-Am), Trans-Am Series e Can-Am Series.

Come uomo d’affari, Roger Penske è un uomo di spicco della Penske Corporation, che comprende Penske Truck Leasing, Penske Automotive Group e Penske Performance Inc. Il team Penske fa parte della Penske Performance Inc.

Unendo affari e sport motoristici sin dall’inizio

Roger S. Penske è nato il 20 febbraio 1937 a Shaker Heights, Ohio. Il padre di Roger era un dirigente aziendale e ha sempre incoraggiato il figlio ad avere uno spirito imprenditoriale sin dai primi giorni. Da adolescente, Roger ha iniziato a unire affari e sport motoristici, mentre comprava, riparava e vendeva automobili. Penske iniziò la sua carriera agonistica nel 1958, gareggiando con la Chevrolet Corvette al Marlboro Motor Raceway a Upper Marlboro, nel Maryland. Un anno dopo, si laureò alla Lehigh University in Pennsylvania.

Due titoli consecutivi nel campionato SCCA

Nel 1959, Penske iniziò a correre con le vetture Porsche, utilizzando Porsche 550 RS e Porsche 718 RSK. Nel 1960, Penske si aggiudicò il suo primo titolo nel campionato nazionale SCCA con la Porsche 718 RS 60. L’anno seguente arrivò il bis sempre nel SCCA con la Maserati Tipo 61.

Vittoria di classe alla 12h di Sebring e debutto in F1 a Watkins Glen
Nel 1961, Penske debuttò alla 12 ore di Sebring, guidando la Porsche 718 RS 61 per la Brumos Porsche. Lui e Bob Holbert finirono al 5° posto assoluto e primo nella Classe S1.6. Nell’ottobre 1961 Penske arrivò 8° al Gran Premio di Formula 1 degli Stati Uniti a Watkins Glen, guidando la Cooper T53-Climax numero 6 per John M. Wyatt.

Campione sia SCCA che USAC nel 1962

Alla 12 ore di Sebring del 1962, Penske arrivò quinto insieme a Bruce McLaren, alla guida della Cooper Monaco T57 di Briggs Cunningham. Mentre sempre con la stessa vettura conquistò il suo terzo titolo SCCA. Nel 1962 arrivò anche il titolo iridato all’USAC Road Racing Championship e facendo meglio di Dan Gurney.

Nell’ottobre 1962, Penske tornò a Watkins Glen dove arrivò nono sempre al Gran Premio di Formula 1 degli Stati Uniti, questa volta alla guida della la Lotus 24-Climax per il Dupont Team Zerex.

Altro anno altri record

L’anno seguente, sempre per il team Zerex, Penske conquistò il suo quarto trofeo nazionale SCCA consecutivo. Nel 1963 Penske arrivo primo nella classe GT3.0 e quarto assoluto con Augie Pabst alla 12 ore di Sebring a bordo della Ferrari 250 GTO n. 24 per il Mecom Racing Team.
Il ’63 vide anche il debuttò alla 24 ore di Le Mans, condividendo la Ferrari 330 TRI del North American Racing Team con Pedro Rodriguez; dopo essere partiti primi purtroppo si ritirarono dopo 113 giri a causa di un incidente.

Ultimo anno da campione

Nel 1964, Penske gareggiò anche nel campionato di corse su strada degli Stati Uniti con la Cooper Monaco T61M e la Chaparral 2A di Jim Hall, insieme a quest’ultimo gareggiò alla 12 ore di Sebring finendo al 18° posto con la Chevrolet Corvette Grand Sport.

Il ’64 fu l’ultima stagione da pilota per il pilota americano, poi nel 1965 si concentrò sulla sua prima concessionaria Chevrolet a Filadelfia, ma le corse rimasero un elemento chiave nel piano aziendale generale di Penske che nel 1966 fondò la Penske Racing.

Il debutto nel 1966

La Penske Racing debuttò alla 24 ore di Daytona del 1966, schierando la Chevrolet Corvette Sting Ray C2 per Dick Guldstrand, Ben Moore e George Wintersteen. La gara si concluse con un 12° posto assoluto mentre arrivarono primi nella classe GT3.0. Altra vittoria di classe arrivò alla 12 ore di Sebring, con Wintersteen e Moore sulla Corvette. Poi insieme all’americano Mark Donohue iscrissero una Lola T70 nelle serie USRRC e Can-Am dove trovarono subito il successo vincendo due campionati USRRC consecutivi e tre titoli SCCA Trans-Am.

Debutto nelle corse a ruote scoperte per Penske Racing nel 1968

Dopo tre anni con le auto sportive, Penske Racing e Mark Donohue fecero il loro debutto nelle corse a ruote scoperte, correndo un paio di gare su strada autorizzate dall’USAC. Nel 1969, la squadra fece il suo debutto alla 500 Miglia di Indianapolis e dove Donohue si piazzò settimo, guadagnandosi gli onori di Rookie of the Year.
Nello stesso anno arrivò anche una sorprendente vittoria nella più grande gara di endurance americana; Mark Donohue e Chuck Parsons con la Lola T70-Chevrolet n. 6 si aggiudicarono la 24 ore di Daytona, tre anni dopo il debutto della Penske Racing in questa gara.
Un altro grande risultato dopo Daytona arrivò nel 1971 quando con la Ferrari 512 M guidata da Mark Donohue e David Hobbs e sponsorizzata da Sunoco si presero la pole position e terminando la gara al terzo posto. Debutto amaro per la squadra di Penske alla 24h di Le Mans dove non terminarono la gara.

In Formula 1 nel 1971

La Penske-White Racing si schierò nella massima serie partecipando agli ultimi due round della stagione 1971. Al Gran Premio del Canada a Mosport Park e al Gran Premio degli Stati Uniti a Watkins Glen, il team Penske schierò Mark Donohue alla guida di una McLaren M19A-Cosworth. Al primo tentativo l’americano salì sul podio dietro a Jackie Stewart e Ronnie Peterson. Mentre a Watkins Glen, David Hobbs concluse la corsa al decimo posto. Ma nel

Prima vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1972
Donohue arrivò secondo a Indianapolis nel 1970 e mentre vinse per la prima volta alla Champ Car a Pocono 500 nel luglio 1971. Il pilota statunitense portò a Penske anche la prima vittoria nella 500 Miglia di Indianapolis l’anno successivo.
Il 1972 fu anche l’anno della NASCAR per Penske dove debuttò al Riverside International Raceway con Mark Donohue alla guida di una Matador rosso-bianco-blu sponsorizzato dalla fabbrica American Motors.

La scomparsa di Mark Donohue

Il team Penske Cars tornò in F1 nel 1974, dove partecipò alle due ultime gare (Canada e Stati Uniti) e mettendo in pista Mark Donohue con una Penske PC1-Cosworth.

Nel 1975 Penske decide di affidare la propria vettura alla sua punta di diamante con cui aveva condiviso tanti successi, purtroppo durante le prove libere per il GP d’Austria, Donohue perse la vita a causa dello scoppio di  un pneumatico. John Watson ha sostituito Donohue nell’ultima gara della stagione.

Prima vittoria in F1 al Gran Premio d’Austria 1976

Dopo la morte dello sfortunato pilota americano la squadra di Penske si affidò a John Watson. Al Gran Premio d’Austria all’Österreichring, un anno dopo la morte di Mark Donohue arrivò la prima vittoria in Formula 1.

Alla fine del 1976 Roger Penske si ritirò dalla squadra per concentrarsi nuovamente sulle corse di Champ Car.

Due vittorie alla Daytona 500 e due titoli NASCAR

Dal 1991 Penske tornò a gareggiare alla NASCAR con Rusty Wallace e da allora la squadra è rimasta regolarmente iscritta alla serie NASCAR premier. Il primo grande successo arrivò nel 2008 quando Ryan Newman vinse la Daytona 500 con la Dodge Charger.

Due anni dopo Brad Keselowski conquistò il campionato NASCAR Nationwide Series e la Sprint Cup Series.

Il ritorno alle origini

Dal 2005 la Penske Racing è tornata, dopo oltre 30 anni, nella classe LMP2 dell’American Le Mans Series con il il prototipo Porsche RS Spyder.

La prima vittoria è arrivata nell’ultima gara della stagione 2005, a Laguna Seca, con Lucas Luhr e Sascha Maassen come piloti. Nel 2006, Penske Racing ha ottenuto sette vittorie in 10 gare, conquistando il suo primo titolo ALMS, mentre Sascha Maassen e Lucas Luhr sono stati campioni piloti. Nel 2007, la squadra era assolutamente dominante, ottenendo undici vittorie in 12 gare e difendendo un titolo. I piloti di Penske Romain Dumas e Timo Bernhard sono stati i campioni. Dopo cinque vittorie nel 2008, inclusa la 12 ore di Sebring, Penske Racing ha conquistato il terzo titolo consecutivo di ALMS LMP2 grazie a Dumas e Bernhard che hanno difeso i titoli conquistati.

Nel 2009, Penske Racing è passata alla Grand-Am Rolex Series, eseguendo il prototipo Riley con motore Porsche. Dumas e Bernhard sono arrivati ​​​​quarti in zona punti.

Due leggende insieme: Roger Penske e Dick Johnson

Tra il 2010 e il 2014, il Team Penske ha partecipato solo alla IndyCar Series e alla NASCAR. Poi, nel settembre 2014, Roger Penske ha stretto un accordo con un’altra leggenda delle corse, l’australiano Dick Johnson e ha acquistato una partecipazione del 51% in Dick Johnson Racing.

Nel 2015 è arrivata un’altra vittoria alla Daytona 500 con Joey Logano su Ford Fusion mentre fa il suo debutto la Ford Falcon FG X nel campionato V8 Supercars. L’anno seguente, il team si espande aggiungendo altre due vetture Ford.

I campioni di Penske e i vincitori della Indy 500

I piloti che hanno conquistato i titoli di corse a ruote scoperte per Penske, nei campionati USAC, CART e IndyCar, sono stati: Rick Mears (tre volte), Tom Sneva , Al Unser , Gil de Ferran (due volte ciascuno), Danny Sullivan, Al Unser Jr. ,Sam Hornish Jr. ,Will Power e Simon Pagenaud.
I vincitori della 500 Miglia di Indianapolis per Penske sono stati Rick Mears (quattro volte), Helio Castroneves (tre volte), Mark Donohue , Bobby Unser , Danny Sullivan , Al Unser ,Emerson Fittipaldi ,Al Unser Jr. ,Gil de Ferran ,Sam Hornish Jr. e Juan Pablo Montoya.

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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