I ferraristi non riescono proprio a fare a meno di amarlo, nonostante un modo di essere del tutto originale, Raikkonen rimane, a tutt’oggi, l’ultimo pilota ad aver conquistato il titolo piloti con la Ferrari.
La sua carriera si è sviluppata in 19 stagioni e 350 gare. Quando ha debuttato in Formula uno nel 2001, l’alfiere della Ferrari Schumacher lo loda e lo ammira, tanto da riconoscersi nel modo di percorrere certe curve del Mugello.
L’abilità in pista lo mette subito in evidenza come anche le sue abitudini che spesso spaziano dal bere quantità infinite di Vodka a fare dei lunghi bagni in tinozze ricolme di ghiaccio.
Nel Paddock, il finlandese si fa la nomea di antipatico, ma è solo molto riservato e di poche parole. Rimane famosa l intervista che gli fece Brundle, ex top driver di Benetton McLaren, all’ultimo GP del campionato 2006 in Brasile. L’ex pilota chiese a Kimi dove fosse sparito durante le celebrazioni di commiato a Schumacher. Kimi, in modo colorito ma convincente, affermò che era in bagno…
Un altra caratteristica che lo rese famoso era la totale mancanza di stress prima dei gran premi, addirittura una volta, a piloti schierati, il finlandese era rimasto sul motor home a dormire…
Dopo la prima stagione il boss della McLaren Dennis, lo vuole al posto di Hakkinen, ormai demotivato e diventato l ombra del grande pilota che aveva conteso i titoli a Schumacher e alla Ferrari.
Nel 2003 è l unico avversario a contendere il titolo alla Ferrari, si ripete nel 2005 quando a batterlo sono, oltre alla bravura di Alonso, anche i numerosi problemi di affidabilità della sua McLaren.
Nel 2007 finalmente si cala nell’abitacolo della Ferrari : ed e subito titolo.

Il finlandese è eccezionale ad approfittare della lotta in seno alla McLaren tra Alonso e Hamilton e riesce a recuperare 17 punti di svantaggio aggiudicandosi il titolo in Brasile.
Alla sera fiumi di Vodka innondano San Paolo.
Dopo la conquista del titolo la sua stella comincia ad opacizzarsi, c’è chi dice che la colpa sia del matrimonio che di fatto sta naufragando, fatto sta che a Maranello lo invitano a farsi da parte nel 2009 per far posto ad Alonso.
Dopo una parentesi nei rally, non riesce a resistere al richiamo della Formula uno e torna sedotto dal fascino dalla Lotus.

La squadra è solo lontana parente della scuderia fondata da Chapman, ma Raikkonen la riporta alla vittoria contribuendo a spianare la strada che lo vuole nuovamente a Maranello. Il finlandese non sa decidersi; solo i problemi finanziari della scuderia britannica lo portano ad accettare la proposta della Ferrari, e lo fa a bordo della sua barca buttando in mare il costoso cellulare per non essere disturbato dai giornalisti.
Nella sua seconda vita in rosso Kimi non riesce più a risplendere come prima diventato di fatto una seconda guida di lusso.

Nel 2018 a Monza, invece di aiutare il compagno Vettel ancora in lizza per il campionato, il finlandese scatta dalla pole arrivando quasi a fare sportellate col compagno. Quel giorno Kimi da spettacolo, sa che è l’ultima volta a Monza con la Ferrari, Elkan lo ha licenziato solo qualche ora prima. Ad Austin conquista la sua ultima vittoria con la Ferrari.

Iceman si congeda dai suoi tifosi trasferendosi all alfa Sauber lasciando nei tifosi il rimpianto che nel 2008, con un atteggiamento diverso sarebbe riuscito a conquistare un altro titolo con la Ferrari e a bagnarlo coi soliti fiumi di alcool.