Schumacher ringrazia, ma è Hakkinen a vincere il GP d’Austria 1998

Il Gran Premio d’Austria del 1998 fu il decimo appuntamento del mondiale di F1, in una stagione dove la competizione tra McLaren e Ferrari aveva monopolizzato l’attenzione di media ed appassionati.
Le due squadre furono le indiscusse protagoniste delle prove libere, con Hakkinen e Schumacher che, spesso, si alternavano in testa alla classifica dei tempi.
Il phatos avvolgeva pubblico e media che stavano attendendo le qualifiche per vedere i propri beniamini sfrecciare e battere il record della pista!
Improvvisamente, un’ora prima delle qualifiche un violento temporale allagò il circuito…
La sessione si svolse, così, su un tracciato bagnato che andava via via asciugandosi.
Nella confusione delle macchine sul circuito, la strategia vincente fu quella di Fisichella che, ritardando a scendere in pista, riuscì a trovare un asfalto praticamente asciutto ed a staccare un crono imbattibile da tutti gli altri, anche per mancanza di tempo!
In prima fila con Fisichella, troviamo Alesi con la Sauber, Hakkinen e Schumacher sono al terzo e al quarto posto; solo undicesimo il campione del mondo Villeneuve ed addirittura quattordicesimo Coulthard.
Allo spegnersi del semaforo del GP d’Austria 1998, Alesi rimase sorpreso e parte malissimo.
Viene infilato da Hakkinen che forza il passaggio su Fisichella portandosi al comando dopo la prima curva, subito dietro e Schumacher che, sfruttando la brutta partenza della coppia di piloti in prima fila, attacca a centro gruppo il giapponese Takagi.
Quest’ultimo si intraversa colpendo Herbert e Tuero, mentre Diniz centra in pieno il compagno Salo!

Nell’incidente rimane coinvolto anche Coulthard che rompe l’ala anteriore della sua McLaren ed è obbligato a rientrare ai box.
A questo punto tutte le monoposto sono in fila dietro la Safety car.
Schumacher si prepara ad attaccare Hakkinen: appena la macchina di sicurezza rientra, il tedesco insinua subito il finlandese che resiste.
L‘asso tedesco è obbligato ad allargare la traiettoria, permettendo a Fisichella di infilarsi tra la McLaren e la Ferrari.
Schumacher non demorde, si accoda alla Benetton di Fisichella e dopo 5 giri riesce a superarlo.
Le due macchine in testa hanno prestazioni simili, la Ferrari tallona la McLaren.
Stiamo assistendo anche ad un duello tra due case che hanno optato per soluzioni tecniche diverse e che stanno attirando l’interesse di appassionati e media creando un vero e proprio show denso di emozioni!
La McLaren è forte di gomme Bridgestone di nuova generazione e di un motore Mercedes con innesti di berillio per aumentarne l’affidabilità, la Ferrari è da sempre fedele alla Goodyear ed ha optato per una geometria di scarichi che, soffiando nella parte posteriore della macchina, svolgono una funzione aerodinamica.
Quando Hakkinen accelera Schumacher risponde, il tedesco sembra averne di più, non fatica ad avvicinare la McLaren che risponde aumentando il ritmo.
Preso in contropiede il tedesco cerca di mantenere il ritmo del leader della corsa, ma esce di pista alla penultima curva rompendo la propria ala anteriore.
Il paladino della Ferrari è, così, costretto ad effettuare un intero giro senza l’alettone anteriore e fermarsi anzitempo ai box.
La gara all’avvicinarsi del pit stop vede Hakkinen in testa, seguito da Fisichella e Irvine.
Fisico rifornisce al 22 giro e, rientrando in pista, ingaggia un duello con Alesi.
I due proseguono appaiati fino alla seconda staccata, quando si toccano e carambolano fuori pista nella via di fuga.
Irvine si ferma a rifornire, Coulthard eredita il secondo posto.
Lo scozzese è già riuscito a risalire dall’ultimo al secondo posto!
Qual è il segreto della McLaren? Semplicemente aver impostato la gara su un solo pit stop…
Quando entrambe le macchine inglesi rifornirono, rispettivamente al 34 e al 37 giro, uscirono nuovamente in testa davanti a Irvine, Ralf e Michael Schumacher, Villeneuve e Trulli.
Ad animare ancora la corsa ci pensano i fratelli Schumacher che si trovano a duellare per diversi giri.
Quando Michael, finalmente, riesce a superare il fratello comincia nuovamente a riavvicinarsi a Irvine.
La distanza tra i due compagni di squadra sembra incolmabile, quando dai box parte l’ordine a Eddie, inequivocabile: “P4”…
L’irlandese, ubbidiente, comincia a rallentare per favorire il ricongiungimento del più titolato campione tedesco.
Lo scambio tra le Ferrari avviene a 4 giri dalla fine, ed è l’unica emozione che riserva la scuderia del cavallino in una corsa essenzialmente dominata dalla McLaren.
Schumacher ammette l’errore e l’occasione persa, ma non riserva tante parole di ringraziamento a Irvine che gli ha ceduto il podio…come se gli fosse dovuto d’ufficio…
CLASSIFICA DEL GP D’AUSTRIA 1998
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 8 | ![]() |
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01:30:44.000 | 71 |
3 |
10 |
2 | 7 | ![]() |
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01:30:49.289 | 71 |
14 |
6 |
3 | 3 | ![]() |
![]() |
01:31:23.092 | 71 |
4 |
4 |
4 | 4 | ![]() |
![]() |
01:31:27.976 | 71 |
8 |
3 |
5 | 10 | ![]() |
![]() |
01:31:34.654 | 71 |
9 |
2 |
6 | 1 | ![]() |
![]() |
01:31:37.202 | 71 |
11 |
1 |
7 | 9 | ![]() |
![]() |
01:31:57.624 | 71 |
15 |
0 |
8 | 15 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
18 |
0 |
9 | 6 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
17 |
0 |
10 | 12 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
16 |
0 |
11 | 22 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
21 |
0 |
12 | 20 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 69 |
22 |
0 |
RIT | 19 | ![]() |
![]() |
Engine | 51 |
12 |
0 |
RIT | 23 | ![]() |
![]() |
Spun off | 30 |
19 |
0 |
RIT | 5 | ![]() |
![]() |
Collision | 21 |
1 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
Collision | 21 |
2 |
0 |
RIT | 2 | ![]() |
![]() |
Engine | 16 |
7 |
0 |
RIT | 18 | ![]() |
![]() |
Brakes | 8 |
5 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Collision | 3 |
13 |
0 |
RIT | 17 | ![]() |
![]() |
Collision | 1 |
6 |
0 |
RIT | 11 | ![]() |
![]() |
Clutch | 0 |
10 |
0 |
RIT | 21 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
20 |
0 |