Vettel firma nel GP Singapore 2013 il suo successo numero 33

Il 22 settembre 2013, Sebastian Vettel alla guida della sua Red Bull Racing-Renault, vince il GP di Singapore, tredicesima prova della stagione del campionato mondiale di Formula 1.
Con questa vittoria il tedesco allunga notevolmente sul diretto rivale Fernando Alonso, alla guida della Ferrari F138.
Sul podio anche Kimi Raikkonen su Lotus, per il finlandese è stato il podio numero 8 con la vettura nero/oro. Raikkonen poi salterà le ultime due gare, per un problema alla schiena. Questo fu anche l’ultimo podio per il finlandese con questa scuderia, visto che l’anno successivo sostituirà Felipe Massa alla Ferrari.
Con il successo numero 33 per Sebastian Vettel porta a casa una gara dominata dall’inizio fino alla fine
conquistando il terzo grand chelem della sua carriera in F1, ottenendo pole position, giro veloce, vittoria e conducendo la gara per tutti i giri.
La cronaca della gara
Allo spegnersi del semaforo rosso, Rosberg passò brevemente Vettel, prima che l’autore della pole position si riprendesse la posizione alla prima chicane, mentre Alonso fu l’autore di una partenza bruciante, che lo portò in terza posizione alla prima curva davanti a Grosjean e Webber. Nei giri seguenti Vettel, iniziò a scappare accumulando un vantaggio di oltre 4 secondi sul secondo in classifica, Rosberg, mentre Alonso era in ritardo di 1,2 secondi rispetto al tedesco della Mercedes.

I distacchi aumentarono, e alla quarta tornata Vettel era in testa con un vantaggio di 6,2 secondi su Rosberg, con Alonso a 2,2 secondi, a sua volta con un vantaggio di 1,2 secondi sull’altra Red Bull di Webber. A meno di un secondo dal pilota australiano la Lotus di Grosjean, con Massa esattamente a un secondo dal francese, a sua volta con un margine di otto decimi sulla Mercedes di Hamilton. A completare le prime dieci posizioni, rispettivamente, Button Hulkenberg e Perez. Raikkonen fu il primo a rientrare in pit lane, inaugurando così il valzer dei pit-stop, riprendendo la corsa con un altro set di supersoft. All’undicesimo passaggio, intanto, Alonso faceva registrare il momentaneo giro più veloce della corsa. Molte monoposto nelle posizioni basse della classifica effettuavano il cambio gomme nello stesso giro.
Webber, Button e Hulkenberg facevano tutti visita ai box al 13esimo giro, con l’australiano che montava pneumatici Medium. Sosta in pit-lane per la Ferrari numero 5 nel passaggio successivo, anch’egli per un treno di gomme medie: il pilota spagnolo riprendeva la corsa in sesta posizione, alle spalle della Force India di Di Resta. Cambio gomme per Rosberg, dalla seconda posizione, al giro 15, imitato da Grosjean e dal compagno di squadra del tedesco Hamilton. Con Vettel non ancora fermatosi, la classifica alle spalle del leader della corsa vedeva Rosberg, Di Resta – ancora con zero soste all’attivo – e Alonso al quarto posto, incollato nel retrotreno del pilota scozzese, che perdeva così tempo prezioso rispetto alle prime due posizioni. Vettel passava alle gomme medie al giro 17, mantenendo il comando della gara.

La gara sembrava procedere come da copione già scritto quando, al 24esimgo giro, Ricciardo andò a sbattere contro le barriere al volante della Toro Rosso: sulla pista di Marina Bay entrava quindi in azione la Safety Car. Alonso, Massa, Grosjean, Button, Raikkonen, Perez, Hulkenberg, Gutierez e Maldonado entrarono tutti ai box per sfruttare la fase di neutralizzazione della gara. Lo spagnolo riprese la corsa in quinta posizione dietro alla Safety Car: di fatto Alonso era il pilota più avanti in classifica in questo frangente della corsa ad aver già effettuato un secondo pit-stop.
La gara ripartì al giro 30, e fu una replica delle battute iniziali, con Vettel che prese subito il largo, portando il suo vantaggio su Rosberg a oltre tre secondi, e il resto del gruppo compatto alle spalle della Mercedes, con nell’ordine Webber, Hamilton, Alonso quinto, Grosjean, Di Resta, Massa ottavo, Button e Raikkonen a completare le prime dieci posizioni.
Lungo pit-stop per Grosjean alla 33esima tornata per un problema tecnico. Il francese rientrò nuovamente ai box per ritirarsi, promuovendo così Massa in sesta posizione. Webber e Sutil effettuavano la loro seconda sosta ai box al giro 40, con Alonso che si issava così in quarta posizione. Nel passaggio successivo era la volta di Rosberg cambiare gli pneumatici.
Massa e Di Resta rientrarono contemporaneamente ai box alla quarantaduesima tornata, con il pilota brasiliano che scivolò in dodicesima posizione in classifica. Al giro 43 Hamilton montò un nuovo set di medie con Alonso in seconda posizione, a mezzo minuto da Vettel, con il pilota Red Bull ancora con pneumatici usati non più freschi. Ma il tedesco visitava la piazzola box al 44esimo passaggio per l’ultimo cambio gomme, con margine sufficiente sul pilota Ferrari per mantenere la leadership della gara. Il giro 54 vedeva Raikkonen avere la meglio su Button per il gradino più basso del podio. Quando mancavano ormai pochi giri alla bandiera a scacchi, Di Resta andò a contro le barriere, le McLaren scivolarono in classifica, mentre la monoposto di Webber iniziò ad accusare problemi tecnici.
Divertente l’immagine post-gara, con Alonso che nel giro di rientro dopo la bandiera a scacchi, diede un passaggio a Webber, con l’australiano sistematosi sulla fiancata della F138.

L’ordine d’arrivo del GP di Singapore 2013
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
![]() |
01:59:13.132 | 61 |
01:48.574 |
61 |
1 |
25 |
2 | 3 | ![]() |
![]() |
01:59:45.759 | 61 |
0 |
7 |
18 |
|
3 | 7 | ![]() |
![]() |
01:59:57.052 | 61 |
0 |
13 |
15 |
|
4 | 9 | ![]() |
![]() |
02:00:04.287 | 61 |
0 |
2 |
12 |
|
5 | 10 | ![]() |
![]() |
02:00:06.291 | 61 |
0 |
5 |
10 |
|
6 | 4 | ![]() |
![]() |
02:00:17.009 | 61 |
0 |
6 |
8 |
|
7 | 5 | ![]() |
![]() |
02:00:36.486 | 61 |
0 |
8 |
6 |
|
8 | 6 | ![]() |
![]() |
02:00:36.952 | 61 |
0 |
14 |
4 |
|
9 | 11 | ![]() |
![]() |
02:00:37.393 | 61 |
0 |
11 |
2 |
|
10 | 15 | ![]() |
![]() |
02:00:37.820 | 61 |
0 |
15 |
1 |
|
11 | 16 | ![]() |
![]() |
02:00:41.611 | 61 |
0 |
18 |
0 |
|
12 | 12 | ![]() |
![]() |
02:00:51.026 | 61 |
0 |
10 |
0 |
|
13 | 17 | ![]() |
![]() |
02:00:58.293 | 61 |
0 |
16 |
0 |
|
14 | 18 | ![]() |
![]() |
02:01:06.644 | 61 |
0 |
12 |
0 |
|
15 | 2 | ![]() |
![]() |
Engine | 60 |
0 |
4 |
0 |
|
16 | 21 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 60 |
0 |
20 |
0 |
|
17 | 23 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 60 |
0 |
22 |
0 |
|
18 | 22 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 60 |
0 |
21 |
0 |
|
19 | 20 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 60 |
0 |
19 |
0 |
|
20 | 14 | ![]() |
![]() |
Accident | 54 |
0 |
17 |
0 |
|
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Pneumatics | 37 |
0 |
3 |
0 |
|
RIT | 19 | ![]() |
![]() |
Accident | 23 |
0 |
9 |
0 |