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2000-2009Formula 1On this day

Sesta doppietta stagionale per la Ferrari nel GP degli Stati Uniti 2004

Il 20 giugno 2004, la Ferrari e Michael Schumacher si aggiudicarono l’ottava vittoria della stagione sul circuito dell’Indianapolis Motor Speedway.
Come accadde nel GP del Canada, fu una gara giocata in casa con Rubens Barrichello, a mettere pressione il compagno di squadra, appassionando il pubblico con alcuni duelli corpo a corpo, conquistando, così, la terza doppietta consecutiva e alla Scuderia del Cavallino.

Sul podio, salì anche la BAR del piccolo guerriero giapponese Takuma Sato, che regalò alla folla,  svariati ed audaci sorpassi e conquistando così il suo primo prodio della carriera.

Nelle consuete qualifiche del sabato fu Rubens Barrichello a guadagnarsi la piazzola numero uno, affiancato dal compagno di squadra Michael Schumacher e da Takuma Sato, che condivise la seconda fila con Jenson Button, sempre con la BAR
Dietro al quartetto ti testa arrivarono le due Williams, Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher, che tennero a bada un secondo quartetto ben agguerrito formato da: Kimi Raikkonen su McLaren, Olivier Panis con la Toyota, Fernando Alonso su Renault e Mark Webber con la Jaguar, a chiudere l’ultima posizione della top ten.

Appena prima del giro di ricognizione Montoya abbandonò la sua vettura sulla griglia di partenza e salì sul muletto, partendo dai box. Purtroppo il pilota colombiano fu squalificato successivamente dalla corsa, secondo il regolamento, poiché il cambio di vettura avvenne a meno di 15 secondi dal via del giro di schieramento.

gp stati uniti 2004 partenza
© Ferrari

La domenica della gara, il cielo sereno e la mite temperatura, attirarono un’impressionante numero di spettatori; allo spegnimento dei semafori Barrichello rimase al comando, conducendo la gara davanti al suo compagno di squadra e ad Alonso, risalito fino alla terza posizione.

In fondo allo schieramento, avvenne un multiplo contatto, che causò la prima neutralizzazioni della gara con l’ingresso della safety car. Dopo 6 giri, rientrò la vettura di cortesia, e Schumacher ne approfittò per passare il brasiliano, dopo avergli preso la scia all’ingresso della prima curva. Passarono due giri e una foratura al pneumatico della Renault fece volare fuori pista Fernando Alonso, ristabilendo il terzo posto a favore di Sato.

Nel corso del 10° passaggio Ralf Schumacher finì violentemente contro il muretto all’esterno dell’ultima curva: la sua vettura si arrestò proprio in mezzo alla pista, invasa dai detriti. La safety car fece così il suo secondo ingresso, azzerando tutti i tempi. Ai box della Rossa fecero entrare entrambi i piloti, e questa fu la decisione che segnò la gara e che regalò la vittoria finale al tedesco.

Al rientro, Schumacher si riprese il primo posto davanti a Sato, mentre Barrichello scalò al sesto posto, inghiottito dal gruppo, alle prese con lo schivare i rottami disseminati sull’asfalto.

Per Ralf, la gara finì, purtroppo all’ospedale per una serie di controlli, mentre la corsa riprese dopo 20 giri e con le due BAR a minacciare la leadership del tedesco.
Dopo 4 tornate arrivò il pit-stop di Button, mentre Sato si fermò al 27° giro, momento in cui arrivò anche il ritiro per l’inglese della BAR per un problema al cambio.
Raikkonen si ritrovò così, al terzo posto, seguito da Barrichello, Trulli e Panis e Sato, che iniziò, la propria rimonta, grazie ad una serie di sorpassi ai piloti che lo precedevano.

gp stati uniti 2004 podio
© Ferrari

La classifica si ristabilì con le due Ferrari in testa, mentre Trulli si ritrovò inaspettatamente sul podio, prima di diventare secondo dopo la sosta di Schumacher, che poi si riprese la prima posizione.

Con il successivo valzer di rifornimenti, la classifica si congelò, a parte la rimonta di Sato, che riuscì a raggiungere la Renault di Trulli, scavalcando l’abruzzese, nel corso del 62° giro, dopo un’escursione sull’erba.

La gara finì con Michael Schumacher che passò per primo sotto la bandiera a scacchi, seguito da Barrichello, Sato, Trulli, Panis Raikkonen e Coulthard. Ottavo il pilota ungherese, Zsolt Baumgartner che consegnò alla Minardi il primo punto della stagione.

L’ordine di arrivo del GP degli Stati Uniti 2004

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari 01:40:29.914 73
2
10
2 2 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:40:32.864 73
1
8
3 10 Japan Takuma Sato
United Kingdom BAR 01:40:51.950 73
3
6
4 7 Italy Jarno Trulli
France Renault 01:41:04.458 73
20
5
5 17 France Olivier Panis
Japan Toyota 01:41:07.448 73
8
4
6 6 Finland Kimi Räikkönen
United Kingdom McLaren +1 lap 72
7
3
7 5 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren +1 lap 72
12
2
8 21 Hungary Zsolt Baumgartner
Italy Minardi +3 laps 70
19
1
NC 11 Italy Giancarlo Fisichella
Switzerland Sauber +8 laps 65
14
0
RIT 14 Australia Mark Webber
United Kingdom Jaguar Engine 60
10
0
DSQ 3 Colombia Juan Pablo Montoya
United Kingdom Williams Disqualified 57
5
0
RIT 18 Germany Nick Heidfeld
Ireland Jordan Engine 40
16
0
RIT 9 United Kingdom Jenson Button
United Kingdom BAR Gearbox 26
4
0
RIT 16 Brazil Cristiano da Matta
Japan Toyota Gearbox 17
11
0
RIT 4 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams Tyre 9
6
0
RIT 8 Spain Fernando Alonso
France Renault Tyre 8
9
0
RIT 15 Austria Christian Klien
United Kingdom Jaguar Collision 0
13
0
RIT 12 Brazil Felipe Massa
Switzerland Sauber Collision 0
15
0
RIT 19 Italy Giorgio Pantano
Ireland Jordan Collision 0
17
0
RIT 20 Italy Gianmaria Bruni
Italy Minardi Collision 0
18
0

Le parole di Michael Schumacher

Ralf sta bene e questa è la cosa più importante. Mi sono molto preoccupato quando ho visto mio fratello rimanere così a lungo nell’abitacolo. Poi la squadra mi ha detto via radio che stava bene e questo mi ha molto sollevato, perché avevo potuto capire quanto forte era stato l’impatto con il muro.

gp stati uniti 2004 michael schumacher
© Ferrari

Il momento scelto per il primo pit-stop è stato cruciale. Mi ero portato al comando alla ripartenza dopo la prima safety car, anche se in quell’occasione avevamo avuto poco tempo per prepararci.
Comunque sono riuscito a prendere la scia di Rubens e a superarlo. Avevamo diverse opzioni per quanto riguarda la strategia: Rubens aveva imbarcato nel pit-stop più benzina di me, io ne avrei avuta di più dopo la mia seconda sosta. Nell’ultima parte di gara, Rubens era più veloce di me perché aveva gomme più fresche: è per questo motivo che mi ha impegnato a fondo per un paio di giri. Dovevo cercare di preservare i miei pneumatici, che potevano avere delle bolle: in ogni caso, dopo qualche giro, sapevo che la situazione sarebbe migliorata e che avrei potuto spingere di nuovo.

Le parole di Rubens Barrichello

Sono contento di lasciare il Nord America con sedici punti all’attivo ma anche con un pizzico di delusione in quanto credo che avrei potuto vincere sia qui che in Canada.

gp USA 2004 rubens barrichello
© Ferrari

La mia macchina era eccellente oggi ma quando la safety car è rientrata ai box la pressione degli pneumatici era troppo bassa e le mie gomme hanno slittato un po’ all’ultima curva: per questo Michael è stato in grado di prendermi la scia e di passarmi, anche perché non potevo chiudergli la porta in faccia. Inoltre, ho perso delle posizioni in occasione della prima sosta. Per tutta la gara ho cercato di spingere al massimo.

Ad un certo punto ho urtato qualcosa in pista: uscendo da una curva cieca ho sentito un colpo molto forte sulla vettura e la macchina si è spostata verso sinistra. In quel momento ho temuto che la sospensione si fosse rotta. Dopo l’ultima sosta ero in grado di attaccare Michael avendo gomme fresche ma lui mi ha chiuso la porta in maniera corretta. Ora sono più desideroso che mai di vincere una gara al più presto possibile.

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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