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1990-1999Formula 1On this day

Spagna 1992, la gara che esalta Mansell e Alesi

Il "leone" osa e vince. La Ferrari esulta grazie a un nuovo sistema di antipattinamento...

Il Gran Premio di Spagna 1992, che si tenne a Montmeló il 3 maggio, rappresentò la quarta tappa del 43esimo campionato del mondo di Formula 1. Nonostante fosse iniziato da poche settimane, il mondiale portava già i segni del dominio Williams, scuderia capace di portare a casa ben tre doppiette consecutive. Nigel Mansell e Riccardo Patrese, infatti, avevano dominato in Sudafrica, Messico e Brasile.

I tempi che stabilirono la griglia di partenza del Gran Premio furono quelli del venerdì, in quanto la sessione di qualifiche del sabato venne disturbata dal maltempo. La pole position andò a Mansell, seguito dalla Benetton di Michael Schumacher e dalla McLaren di Ayrton Senna.

Completavano la top ten Patrese, il ferrarista Ivan Capelli, Martin Brundle su Benetton, Gerhard Berger su McLaren, l’altro ferrarista Jean Alesi, Karl Wendlinger su March ed Érik Comas su Ligier. Diversi furono, oltre al compagno di squadra dell’inglese baffuto, gli italiani in pista. Andrea De Cesaris si piazzò undicesimo al volante della Tyrrell, tredicesimo Pierluigi Martini con la Scuderia Italia, sedicesimo Michele Alboreto portacolori Footwork, diciottesimo Gabriele Tarquini su Fondmetal e venticinquesimo Gianni Morbidelli su Minardi.

LA DOMENICA DI SPAGNA 1992

La gara partì su asfalto bagnato, elemento che si dimostrò favorevole per la Ferrari. Mentre Mansell e Patrese presero il comando, un guizzo di Alesi portò la sua Rossa al terzo posto. Il francese, tuttavia, non registrava un buon ritmo in rettilineo, a causa di un deficit nella velocità di punta. Inoltre, nel corso del tredicesimo giro, un contatto con Berger lo spedì in testacoda, creando un danno alla gomma posteriore.

Nel frattempo, il gruppo di testa continuava a martellare giro dopo giro fino a quando, nel corso del diciannovesimo, Patrese dovette ritirarsi dopo aver perso la monoposto. In questo modo fu Schumacher a dover lottare contro Mansell per la vittoria. Dopo esserci avvicinato di alcuni secondi, l’inglese inanellò una serie di giri veloci che lo portarono a una distanza di sicurezza dal futuro pilota Ferrari.

La svolta per gli uomini di Maranello arrivò al trentaquattresimo giro quando Alesi rientrò ai box: uscito dalla pit lane, riuscì a rimontare le posizioni perse grazie alla pioggia sempre più insistente. Tuttavia, il francese perse nuovamente il controllo della vettura nel tentativo di superare la Lotus di Mika Hakkinen. Nonostante il tempo perso, Alesi si riprese magistralmente, riuscendo a superare Capelli, Berger e Senna. Il brasiliano, dopo aver subito il sorpasso, perse il controllo della sua McLaren.

gp spagna 1992 podio
© LAT Images

Alla fine, Mansell terminò la gara al primo posto, seguito da Schumacher e dal rampante Alesi. Chiusero la zona punta Berger, Alboreto e Martini, partiti rispettivamente dal sedicesimo e dal tredicesimo posto. Il francese della Ferrari a fine gara spiega: “Sono scattato bene in partenza. Ho avuto il vantaggio di essere sotto una passerella che attraversa la pista. Per cui le gomme posteriori erano sull’asfalto asciutto e così ho potuto spingere al massimo quando ho visto che gli altri si avviavano lentamente”. E ringrazia poi il nuovo sistema antipattinamento partorito dalla Magneti Marelli, che ha permesso a Jean di governare la vettura su pista bagnata.

Mansell, con la quarta vittoria consecutiva, iniziò a costruire un discreto vantaggio sugli inseguitori in classifica. “Quando ho visto Schumacher che stava rimontando – dice l’inglese a fine gara – ho deciso che dovevo spingere di più. Era rischioso, perché c’erano molti doppiaggi da fare e la mia Williams in certe curve non era perfetta. Che fatica…”. Ma se il suo soprannome è sempre stato “il leone”, un motivo ci sarà…

Ecco l’ordine di arrivo del GP di Spagna 1992

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams 01:56:10.674 65
1
10
2 19 Germany Michael Schumacher
Italy Benetton 01:56:34.588 65
2
6
3 27 France Jean Alesi
Italy Ferrari 01:56:37.136 65
8
4
4 2 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren 01:57:31.321 65
7
3
5 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Footwork +1 lap 64
16
2
6 22 Italy Pierluigi Martini
Italy Dallara +2 laps 63
13
1
7 10 Japan Aguri Suzuki
United Kingdom Footwork +2 laps 63
19
0
8 16 Austria Karl Wendlinger
United Kingdom March +2 laps 63
9
0
9 1 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren Spun Off 62
3
0
10 28 Italy Ivan Capelli
Italy Ferrari Spun Off 62
5
0
11 23 Brazil Christian Fittipaldi
Italy Minardi +4 laps 61
22
0
12 17 France Paul Belmondo
United Kingdom March +4 laps 61
23
0
RIT 21 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Dallara Spun Off 56
12
0
RIT 15 Italy Gabriele Tarquini
Italy Fondmetal Spun Off 56
18
0
RIT 11 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom Lotus Spun Off 56
21
0
RIT 26 France Érik Comas
France Ligier Spun Off 55
10
0
RIT 29 France Bertrand Gachot
France Larrousse Engine 35
24
0
RIT 3 France Olivier Grouillard
United Kingdom Tyrrell Spun Off 30
15
0
RIT 24 Italy Gianni Morbidelli
Italy Minardi Handling 26
25
0
RIT 33 Brazil Maurício Gugelmin
Ireland Jordan Spun Off 24
17
0
RIT 14 Switzerland Andrea Chiesa
Italy Fondmetal Spun Off 22
20
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams Spun Off 19
4
0
RIT 12 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Lotus Spun Off 13
26
0
RIT 25 Belgium Thierry Boutsen
France Ligier Engine 11
14
0
RIT 20 United Kingdom Martin Brundle
Italy Benetton Spun Off 4
6
0
RIT 4 Italy Andrea de Cesaris
United Kingdom Tyrrell Engine 2
11
0
DNQ 30 Japan Ukyo Katayama
France Larrousse No Time 0

0
DNQ 7 Belgium Eric van de Poele
United Kingdom Brabham No Time 0

0
DNQ 32 Italy Stefano Modena
Ireland Jordan No Time 0

0
DNQ 8 United Kingdom Damon Hill
United Kingdom Brabham No Time 0

0
DNPQ 34 Brazil Roberto Moreno
Italy Andrea Moda No Time 0

0
DNPQ 35 United Kingdom Perry McCarthy
Italy Andrea Moda No Time 0

0

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Amedeo Barbagallo

Catania, 2001. Studio Filosofia e curo un Blog. Collaboro con F1world. Sono l'autore del libro "I ragazzi che salvarono il mondo", Santelli Editore.

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