1990-1999Formula 1On this day

Spallata d’autore

Il divario apparso nelle prime gare del campionato 1998 tra Ferrari e McLaren è dovuto sicuramente alle differenti prestazioni tra i pneumatici: Bridgestone per la scuderia inglese e Good year per la squadra italiana.
La Ferrari, tramite il proprio presidente Montezemolo e il team principal Todt, ha messo sotto processo la casa americana obbligandola a un up grade non previsto per poter essere all’altezza delle coperture giapponesi.

In Argentina la scuderia italiana porta delle gomme nuove e subito la rossa si affaccia in prima fila con Schumacher, secondo e battuto solo dalla McLaren di Coulthard.
Alla partenza lo scozzese della scuderia inglese mantiene la testa, mentre Schumacher, autore di una pessima partenza, deve cercare di rimontare sulla McLaren in prima posizione.

Al quinto giro la Ferrari e la McLaren, sono in scia ma il lay out del circuito non permette alla macchina italiana lo spunto per passare in testa quando improvvisamente il tedesco attacca la macchina inglese portandosi all’interno dello scozzese.
Inevitabilmente le due macchine si toccano e Coulthard esce di pista andando in testacoda mentre Schumacher corregge la sbandata e s’invola in testa alla corsa.
Dopo il sorpasso del tedesco, la corsa piomba in letargo, Hakkinen, accortosi di non poter duellare con la Ferrari del tedesco, decide di accontentarsi del secondo posto.
Nel finale uno scroscio di pioggia fa spaventare il muretto Ferrari e i tifosi infatti Schumacher arriva lungo alla curva Harquilla. Il tedesco, dotato di una classe eccelsa, riesce a tenere la macchina e rientra in pista andando a cogliere la prima vittoria stagionale.

In Argentina le gomme nuove, la Ferrari torna alla vittoria ma non bisogna dimenticare che gran parte del merito va ai pneumatici portati dalla Good Year ma anche alla fortuna che, in occasione della spallata con Coulthard , ha contribuito a mantenere la macchina in pista senza nessun danno.
È certo che da questo gran premio, i rapporti tra la Ferrari e la Good Year cominciano a scricchiolare, la casa americana non accetta di essere considerata il capro espiatorio delle sconfitte Ferrari.

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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