Stewart domina il GP d’Olanda 1969 e ringrazia Rindt

L’annullamento del Gran Premio del Belgio a causa di una disputa sulla sicurezza tra gli organizzatori dell’evento e l’associazione dei piloti portò ad pausa di cinque settimane prima di rivedere una gara di Formula 1. Dopo la vittoria di Graham Hill a Montecarlo, il circus quindi si trasferì a Zandvoort per il GP d’Olanda; quarto appuntamento della stagione 1969.
Con il divieto a partire dal GP di Monaco delle ali posteriori alte, i progettisti cercarono di interpretare al meglio il regolamento nel tentativo di trovare il maggior carico aerodinamico possibile. Gli ingegneri dei team Lotus e Matra lavorarono duramente per sviluppare vetture a quattro ruote motrici; Graham Hill provò un prototipo della Lotus 63, mentre Jackie Stewart testò la Matra MS84. La BRM scese in pista con la nuova P139, vettura che non convinse il pilota John Surtees. Il team Antique Automobiles sostituì la vecchia Cooper-Maserati di Vic Elford con la nuova McLaren M7A motorizzata Ford.
La griglia di partenza
Durante le qualifiche del sabato Jochen Rindt su Lotus conquistò la sua quarta pole position della carriera con un distacco di 0,29 su Jackie Stewart con la dalla Matra MS80, mentre si affiancò ai primi due in prima fila anche Graham Hill con la Lotus 49. Chris Amon su Ferrari e Jacky Ickx con la Brabham condivisero la seconda mentre in terza si piazzarono rispettivamente Jack Brabham e le due McLaren di Denny Hulme e Bruce McLaren.

La gara
Al via Hill si prese il comando della gara portandosi dietro Rindt, Stewart, Amon e Hulme autore di una bella partenza. Al terzo giro Rindt scavalcò Hill e così fece anche Stewart due giri più tardi. La gara proseguì senza troppe sorprese e con il pilota della Lotus sempre più leader incontrastato del gran premio.

Ma al 17° giro il colpo di scena: la vettura numero 2 guidata da Rindt iniziò a rallentare finché non arrivò il ritiro a causa di un guasto all’albero di trasmissione. Questo permise a Stewart di prendere la leadership del GP d’Olanda 1969 con Jo Siffert che ne approfittò per passare Hill, non proprio a suo agio con la propria vettura.
La chiamata ai box per il pilota inglese accese la lotta per il gradino più basso del podio. A contendersi la terza posizione c’erano: Amon, Ickx e Brabham. I tre regalarono al pubblico olandese un bel duello, vinto poi da Amon, che nei giri finali si aggiudicò la terza posizione a scapito di Hulme ormai in modalità difensiva nei confronti di un aggressivo Ickx.
Con questa vittoria, Stewart allungò la classifica portando a 12 i punti di vantaggio su Hill.
Il fine settimana fu anche caratterizzato dall’annuncio dell’accordo fra la Ferrari e la Fiat.
L’ordine di arrivo del GP d’Olanda 1969
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | ![]() |
![]() |
02:06:42.080 | 90 |
2 |
9 |
2 | 10 | ![]() |
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02:07:06.600 | 90 |
10 |
6 |
3 | 8 | ![]() |
![]() |
02:07:12.590 | 90 |
4 |
4 |
4 | 7 | ![]() |
![]() |
02:07:19.240 | 90 |
7 |
3 |
5 | 12 | ![]() |
![]() |
02:07:19.750 | 90 |
5 |
2 |
6 | 11 | ![]() |
![]() |
02:07:52.890 | 90 |
8 |
1 |
7 | 2 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 88 |
3 |
0 |
8 | 5 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 87 |
11 |
0 |
9 | 14 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 87 |
12 |
0 |
10 | 18 | ![]() |
![]() |
+6 laps | 84 |
15 |
0 |
RIT | 17 | ![]() |
![]() |
Ignition | 54 |
14 |
0 |
RIT | 6 | ![]() |
![]() |
Suspension | 24 |
6 |
0 |
RIT | 2 | ![]() |
![]() |
Halfshaft | 16 |
1 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Clutch | 12 |
9 |
0 |
RIT | 15 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 9 |
13 |
0 |