The English pills
Il GP di Gran Bretagna è sempre stato inserito nel calendario del mondiale di Formula Uno e normalmente veniva disputato su due circuiti iconici: Silverstone e Brands Hatch.
Silverstone, un ex aeroporto, è un circuito particolarmente amato dai piloti, attirati dalle altissime velocità che riuscivano a tenere quando percorrevano le curve Copse, Stowe e Clubs, tanto che Keke Rosberg nel 1985 riuscì a segnare un tempo talmente veloce che ci vorranno 16 anni per batterlo.
Essendo la pista dei vari team inglesi, il GP ha visto spesso i piloti o le scuderie inglesi trionfare, non sempre con gare spettacolari.
Silverstone nel ’73 è stato il palcoscenico di uno spaventoso incidente dovuto a una manovra azzardata di Scheckter che, dopo due giri, mette due ruote sull’erba e parte in una serie di testacoda andando a sbattere contro il muretto box e invadendo la carreggiata, creando uno scompiglio tale che molte macchine vengono eliminate e De Adamich si procura una serie di fratture alle gambe che gli costeranno la carriera.
Per la cronaca, la corsa riprende con le macchine superstiti e a conquistare la vittoria sarà Revson, un pilota introverso erede dell’impero Revlon e nelle mire della Ferrari.
Tredici anni più tardi, un incidente simile a Brands Hatch mise fine alla carriera di Laffitte, uscito seriamente ferito alle gambe, ma soprattutto, vista l’impossibilità di poter fare delle migliorie al tracciato, la Federazione decide di bandirlo dal mondiale di Formula Uno.
Nel ’91, con l’aumentare delle prestazioni delle monoposto, il layout del circuito viene radicalmente cambiato rendendolo meno veloce ma sicuramente più sicuro.
Il pubblico inglese è stato riscaldato dalle imprese dei loro beniamini. Nel ’77 la corsa viene vinta da Hunt, istrionico campione del mondo, ma per i ferraristi quella corsa ha visto il debutto di un giovane pilota destinato a diventare protagonista dei loro sogni.
Nel ’81 Watson riporta alla vittoria la McLaren dotata del primo telaio in fibra di carbonio. Mansell riesce a vincere tre edizioni della corsa inglese con quella del ’92 che è rimasta nel cuore di tutti i tifosi per il giro d’onore compiuto con Senna seduto su una pancia della sua Williams.
La Formula Uno moderna ha visto imporsi Hamilton che, con otto vittorie, è tutt’ora il pilota in attività più vincente in assoluto sul circuito inglese.
La Ferrari a Silverstone ha visto Gonzalez vincere nel ’51 e conquistare la prima di una serie incredibile di vittorie. In tempi recenti, solo in piena era Schumacher, nonostante lo spaventoso incidente del ’99 che lo obbligò a fermarsi diversi mesi e a rinunciare al titolo, la Ferrari è stata stabilmente nelle prime posizioni per apparire in modo sempre più sporadico fino all’edizione 2023.
I tifosi aspettano l’edizione 2024 per vedere la McLaren di Norris abbattere la dittatura Red Bull e il 2025 per vedere il loro campione Hamilton domare il cavallino fino alla bandiera a scacchi.
ALBO D’ORO del GP di Gran Bretagna
Anno | Gara | Data | Winning Driver | Team | Giri | |
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5 | 1962 | Gran Premio di Gran Bretagna | 21 luglio | Jim Clark | Lotus | 75 |
4 | 1961 | Gran Premio di Gran Bretagna | 15 luglio | Wolfgang von Trips | Ferrari | 75 |
3 | 1959 | Gran Premio di Gran Bretagna | 18 luglio | Jack Brabham | Cooper-Climax | 75 |
2 | 1957 | Gran Premio di Gran Bretagna | 20 luglio | Tony Brooks | Vanwall | 26 |
1 | 1955 | Gran Premio di Gran Bretagna | 16 luglio | Stirling Moss | Mercedes | 90 |