Tom Belsø: the world-class Danish motor-racing driver
Tom Belsø da meccanico a pilota; la genesi della Danimarca
Tom Belsø un nome dimenticato, affossato nella storia del motor sport. Ma per i puristi e i danesi rappresenta una pietra miliare nella storia della Formula 1. Da giovane Belsø lavora come meccanico, finché nel 1969 non iniziò a gareggiare nel campionato turismo scandinavo, vincerà al debutto a bordo di una Volvo preparata da lui stesso. Visti i risultati, Tom Belsø si gettò in Formula Ford 1.6 e alla Formula Atlantic britannica, dove concluse la stagione al 3° posto finale. La sua età avanzata – 29 anni – non faceva ben sperare per la sua carriera.
Per la stagione 1972 saltò il campionato di Formula 3 per presentarsi direttamente ai blocchi di partenza del campionato di Formula 2 a bordo di una Hesketh del Team Viking. Nonostante abbia dovuto saltare alcune gare per mancanza di budget e si sia ritirato per mancanza di affidabilità del mezzo, si dimostrò un pilota concreto; 4° posto in gara ad Albi e 5° ad Hockenheim, chiudendo il campionato al 17° posto con 5 punti, davanti a piloti come James Hunt (su una Hesketh ufficiale), Claudio Francisci, John Watson, Andrea De Adamich, Tino Brambilla, Vic Elford, Brett Lunger e Jochen Mass.
Per la stagione 1973 ci fu un altro cambio; Arriva la Formula 5000 a bordo di una Lola-Chevrolet scarsamente competitiva, con la quale riuscì a conquistare risultati validi per chiudere la stagione al 6° posto. Fu grazie a questi risultati che a 31 anni Belsø ebbe la possibilità di debuttare in Formula 1.
Una finestra sul mondo della F1: Frank Williams ci crede e ci prova!
Tom Belsø debuttò in F1 il 18 Marzo del 1973 a Brands Hatch in una gara non valida per il mondiale ma comunque di prestigio; la Race of Champions. Il danese corre a bordo della sua Lola-Chevrolet utilizzata in F5000 con il team Shell Sport Luxembourg, qualificandosi 23° in griglia di partenza su 32 partenti, a 6 secondi dal poleman Jean-Pierre Beltoise su BRM. In gara le cose vanno meglio, giunge al traguardo 7° a solo un giro dal vincitore Peter Gethin (Chevron-Chevrolet, F5000) e alle spalle del poleman Beltoise! Il primo approccio a bordo di una F1 però avviene 3 mesi dopo in Svezia alla guida di una Iso Marlboro-Ford gestita da un giovane Frank Williams, ma dopo aver ottenuto il 22° ed ultimo posto in griglia, Belsø non riuscì a prendere il via a causa di alcuni problemi con gli sponsor. Tom Belsø è già nella storia in quanto si tratta del primo della Danimarca ad aver preso parte al campionato di Formula 1
I tentativi effettuati in Spagna e in Inghilterra andarono a vuoto con due mancate qualificazioni, mentre in Svezia il pilota danese chiuse con un buon 8° posto su 11 arrivati ad un giro dal vincitore Jody Scheckter (Tyrrell-Ford), dopo essere partito 21° in griglia su 26 concorrenti, un risultato gli permise di chiudere la stagione al 27° posto.
Con il punteggio odierno avrebbe conquistato 4 punti, ma all’epoca il punteggio veniva assegnato solo ai primi 6 classificati. L’ultima apparizione in un contesto riguardante la F1 fu nel 1975 alla Race of Champions a Brands Hatch, dove fu costretto subito al ritiro dopo un contatto con Jochen Mass.
Tom Belso – Frank Williams Racing Cars ISO Marlboro FW01 Ford Cosworth – South African Grand Prix at Kyalami – 1974 pic.twitter.com/bekSOWt4I4
— Reel 92 (@reel_29) March 22, 2017
La vita oltre la F1; un nuovo inizio negli affari con l’unico sponsor John Jordan
Nel 1977 disputò la sua ultima stagione in Formula 5000 a bordo di una Lola, chiudendo il campionato al 5° posto. Abbandonate le corse, Belsø ha fondò un’azienda produttrice di cereali e muesli in Sudafrica, per poi venderla nel 2005.
Tom Belsø ha lasciato questa vita 11 Gennaio del 2020 a causa di un tumore allo stomaco nella sua Copenaghen all’età di 78 anni. Un uomo che ha ispirato una nazione aprendo la strada ad molti giovani e se oggi abbiamo un Kevin Magnussen in F1 lo dobbiamo a Tom.
RIP to Denmark’s first F1 driver Tom Belsø. Inspired many danish racing drivers to follow their dreams. #RIP pic.twitter.com/tZsJt3grqc
— Kevin Magnussen (@KevinMagnussen) January 13, 2020