Ci sono racconti dedicati ai piloti, che siano di Formula 1 o meno, incentrati molto sulla carriera sportiva, magari intervallati dal percorso umano, tra storie amorose e hobby. Poco invece si legge nelle attivitร โdi contornoโ, fatti di mega trasferimenti, brevi vacanze e pause obbligate. Cerchiamo di raccontarne alcune.
Il Kyalami Ranch
Cominciamo con una istituzione degli anni โ70 e โ80: il Kyalami Ranch. Il Ranch era un resort in cui la maggior parte dei piloti soggiornava durante il weekend del Gran Premio del Sudafrica, ma anche per unโintera settimana perchรฉ spesso era la gara inaugurale di ogni campionato con test annessi.
Era un luogo in cui potevano rilassarsi tutti insieme e godersi un po’ di competizione fuori dalla pista con gare di nuoto in piscina, partite a tennis o ping-pong, in mezzo a molte soubrette e hostess. Ci sono storie divertenti (e pericolose) da raccontare, come quella di Regazzoni che, in vena di fare scherzi, passa di bungalow in bungalow con un giornale infuocato da lanciare agli ingressi. Purtroppo per lui trova la persona sbagliata, che chiama la polizia. Clay viene portato di nascosto fuori Johannesburg il giorno successivo.
Tra lavoro e relax
Poi ci sono le trasferte forzate, quelle dedicate ai test lontani da casa, ce lo racconta Gabriele Tarquini, allโepoca pilota AGS nel 1989 in unโintervista di Mario Donnini: โVivevo a Gonfaron, nel sud della Francia, dietro le colline di Saint Tropez. Il vecchio boss Herni Julien era uno di cuore e aveva il team in un paio di magazzini di Eternit, in campagna. La sera per rimettere la monoposto negli sgabuzzini toglievamo muso e alettone posteriore. Finito di lavorare, sโandava a giocare a bocce in paese, con meccanici e anzianiโ.
F1 Vacanza post-stagione
Lโaffiatamento e le amicizie tra piloti non mancavano di certo, dal campione al novellino, davvero chiunque poteva avere un legame lโuno con lโaltro diversamente a oggi, come ci conferma Alessandro Nannini: โIo legavo soprattutto con gente tipo Patrese, Larini, Boutsen e Tarquini. Si stava bene, dai gavettoni agli scherzi piรน pesanti. Poi verso il fine stagione, tra il Gran Premio del Giappone e quello dellโAustralia, si faceva in genere un periodo di vacanze collettive con i piloti-amici, portando anche le mogli, tutti insieme perfino giocare a golfโ.
Insomma, lo svago non mancava, anche dato il numero dei GP nellโarco di una stagione, che sono aumentati a dismisura nel corso degli ultimi trentโanni. Forse รจ anche questo il motivo per cui vediamo sempre piรน rari questi momenti, in unโepoca dove si sfocia nellโindividualismo rispetto alla condivisione.