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1990-1999Formula 1On this day

Ungheria ’93 con timidi segnali di ripresa

In un campionato dominato da Alain Prost e dalla sua Williams, gli unici spunti d’interesse ci vengono da Senna, che con le sue imprese rende il cammino verso il titolo del francese più difficoltoso, e dalla Ferrari, impegnata nella sua rincorsa alle posizioni di vertice.

Alla vigilia del GP d’Ungheria, qualche talpa maranelliana ha lasciato trapelare all’esterno che Berger, qualche giorno prima, ha dovuto subire un intervento chirurgico. La talpa fa anche sapere che in terra magiara la Ferrari correrà con una macchina sola e che Montezemolo si è lasciato andare a una sfuriata con Todt per non aver iscritto alla gara il terzo pilota. Questo fatto obbliga Todt a fare una riunione generale ribadendo che solo lui può parlare con la stampa e chi non rispetterà questa consegna sarà fuori dalla Ferrari.

In Ungheria, al venerdì, la scuderia decide di provare un nuovo software per la gestione delle sospensioni attive. Alla fine delle prove, le rosse sono a 4 secondi dal poleman, il solito Prost.

Al sabato, alle rosse riesce un recupero in termini di prestazioni e Berger, con una decisa impennata d’orgoglio, porta la sua Ferrari al sesto posto, mentre il compagno Alesi, frenato da una rovinosa uscita al mattino, riesce a girare solo a fine sessione e conquista l’ottavo posto. Il recupero delle rosse è da attribuire al nuovo V12 a quattro valvole, che risulta più progressivo ma non è ancora pronto per la gara; infatti, il team decide di utilizzare i motori standard a 5 valvole per la corsa.

Il giorno della corsa si apre con una sorpresa: la Williams di Prost rimane ferma per un problema elettronico ed è costretto a partire dall’ultima posizione. All’accendersi del semaforo, Schumacher, nel tentativo di passare Hill, va troppo largo e viene superato da Senna, Berger e Patrese. Anche Alesi è autore di un avvio brillantissimo e alla prima curva transita quinto.

Mentre Hill sfreccia indisturbato al comando, per tre giri Berger riesce a contenere Schumacher, imitato dal compagno che con la “27” da spettacolo, tenendosi dietro Andretti e Patrese. Grazie ad alcuni ritiri e soste ai box, Berger è addirittura secondo, ma quando entrambe le rosse si fermano per il cambio gomme, rientrano a centro gruppo con molte posizioni da recuperare. Mentre Alesi cerca di recuperare con grinta, si tocca con Fittipaldi e finisce rovinosamente fuori pista, innescando delle polemiche piuttosto vive col pilota della Minardi.

Nonostante l’incidente, Berger riesce a mettersi in luce e, nonostante abbia ancora qualche dolore nella parte operata, attacca con grinta e in quattro giri recupera dal settimo fino al terzo posto. Hill, tagliando il traguardo, conquista la sua prima vittoria in carriera, mentre Berger riesce addirittura a sdoppiarsi e confermarsi sul gradino più basso del podio. Lo spettacolo offerto da Berger e dalla Ferrari fa rincuorare i tifosi, che prima della gara consideravano il cammino per tornare ai vertice una pura illusione.

GP Ungheria ’93: l’ordine di arrivo

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 0 United Kingdom Damon Hill
United Kingdom Williams 01:47:39.098 77
2
10
2 6 Italy Riccardo Patrese
Italy Benetton 01:48:51.013 77
5
6
3 28 Austria Gerhard Berger
Italy Ferrari 01:48:57.140 77
6
4
4 9 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Footwork +1 lap 76
9
3
5 25 United Kingdom Martin Brundle
France Ligier +1 lap 76
13
2
6 29 Austria Karl Wendlinger
Switzerland Sauber +1 lap 76
17
1
7 26 United Kingdom Mark Blundell
France Ligier +1 lap 76
12
0
8 19 France Philippe Alliot
France Larrousse +2 laps 75
19
0
9 15 Belgium Thierry Boutsen
Ireland Jordan +2 laps 75
24
0
10 3 Japan Ukyo Katayama
United Kingdom Tyrrell +4 laps 73
23
0
11 4 Italy Andrea de Cesaris
United Kingdom Tyrrell +5 laps 72
22
0
12 2 France Alain Prost
United Kingdom Williams +7 laps 70
1
0
RIT 24 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Accident 59
7
0
RIT 20 France Érik Comas
France Larrousse Engine 54
18
0
RIT 11 Italy Alessandro Zanardi
United Kingdom Lotus Gearbox 45
21
0
RIT 10 Japan Aguri Suzuki
United Kingdom Footwork Spun off 41
10
0
RIT 21 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Lola Overheating 39
25
0
RIT 12 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Lotus Spun off 38
20
0
RIT 22 Italy Luca Badoer
United Kingdom Lola Spun off 37
26
0
RIT 5 Germany Michael Schumacher
Italy Benetton Fuel pump 26
3
0
RIT 23 Brazil Christian Fittipaldi
Italy Minardi Suspension 22
14
0
RIT 27 France Jean Alesi
Italy Ferrari Spun off 22
8
0
RIT 30 Finland Jyrki Järvilehto
Switzerland Sauber Engine 18
15
0
RIT 8 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren Throttle 17
4
0
RIT 7 United States Michael Andretti
United Kingdom McLaren Throttle 15
11
0
RIT 14 Brazil Rubens Barrichello
Ireland Jordan Accident 0
16
0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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Un commento

  1. Leggo sempre gli articoli di Sandoli e devo confessare che da profana mi stanno portando ad amare questo sport. Gli articoli sono molto coinvolgenti .

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