Ungheria ’93 con timidi segnali di ripresa
In un campionato dominato da Alain Prost e dalla sua Williams, gli unici spunti d’interesse ci vengono da Senna, che con le sue imprese rende il cammino verso il titolo del francese più difficoltoso, e dalla Ferrari, impegnata nella sua rincorsa alle posizioni di vertice.
Alla vigilia del GP d’Ungheria, qualche talpa maranelliana ha lasciato trapelare all’esterno che Berger, qualche giorno prima, ha dovuto subire un intervento chirurgico. La talpa fa anche sapere che in terra magiara la Ferrari correrà con una macchina sola e che Montezemolo si è lasciato andare a una sfuriata con Todt per non aver iscritto alla gara il terzo pilota. Questo fatto obbliga Todt a fare una riunione generale ribadendo che solo lui può parlare con la stampa e chi non rispetterà questa consegna sarà fuori dalla Ferrari.
In Ungheria, al venerdì, la scuderia decide di provare un nuovo software per la gestione delle sospensioni attive. Alla fine delle prove, le rosse sono a 4 secondi dal poleman, il solito Prost.
Al sabato, alle rosse riesce un recupero in termini di prestazioni e Berger, con una decisa impennata d’orgoglio, porta la sua Ferrari al sesto posto, mentre il compagno Alesi, frenato da una rovinosa uscita al mattino, riesce a girare solo a fine sessione e conquista l’ottavo posto. Il recupero delle rosse è da attribuire al nuovo V12 a quattro valvole, che risulta più progressivo ma non è ancora pronto per la gara; infatti, il team decide di utilizzare i motori standard a 5 valvole per la corsa.
Il giorno della corsa si apre con una sorpresa: la Williams di Prost rimane ferma per un problema elettronico ed è costretto a partire dall’ultima posizione. All’accendersi del semaforo, Schumacher, nel tentativo di passare Hill, va troppo largo e viene superato da Senna, Berger e Patrese. Anche Alesi è autore di un avvio brillantissimo e alla prima curva transita quinto.
Mentre Hill sfreccia indisturbato al comando, per tre giri Berger riesce a contenere Schumacher, imitato dal compagno che con la “27” da spettacolo, tenendosi dietro Andretti e Patrese. Grazie ad alcuni ritiri e soste ai box, Berger è addirittura secondo, ma quando entrambe le rosse si fermano per il cambio gomme, rientrano a centro gruppo con molte posizioni da recuperare. Mentre Alesi cerca di recuperare con grinta, si tocca con Fittipaldi e finisce rovinosamente fuori pista, innescando delle polemiche piuttosto vive col pilota della Minardi.
Nonostante l’incidente, Berger riesce a mettersi in luce e, nonostante abbia ancora qualche dolore nella parte operata, attacca con grinta e in quattro giri recupera dal settimo fino al terzo posto. Hill, tagliando il traguardo, conquista la sua prima vittoria in carriera, mentre Berger riesce addirittura a sdoppiarsi e confermarsi sul gradino più basso del podio. Lo spettacolo offerto da Berger e dalla Ferrari fa rincuorare i tifosi, che prima della gara consideravano il cammino per tornare ai vertice una pura illusione.
GP Ungheria ’93: l’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 0 | Damon Hill |
Williams | 01:47:39.098 | 77 |
2 |
10 |
2 | 6 | Riccardo Patrese |
Benetton | 01:48:51.013 | 77 |
5 |
6 |
3 | 28 | Gerhard Berger |
Ferrari | 01:48:57.140 | 77 |
6 |
4 |
4 | 9 | Derek Warwick |
Footwork | +1 lap | 76 |
9 |
3 |
5 | 25 | Martin Brundle |
Ligier | +1 lap | 76 |
13 |
2 |
6 | 29 | Karl Wendlinger |
Sauber | +1 lap | 76 |
17 |
1 |
7 | 26 | Mark Blundell |
Ligier | +1 lap | 76 |
12 |
0 |
8 | 19 | Philippe Alliot |
Larrousse | +2 laps | 75 |
19 |
0 |
9 | 15 | Thierry Boutsen |
Jordan | +2 laps | 75 |
24 |
0 |
10 | 3 | Ukyo Katayama |
Tyrrell | +4 laps | 73 |
23 |
0 |
11 | 4 | Andrea de Cesaris |
Tyrrell | +5 laps | 72 |
22 |
0 |
12 | 2 | Alain Prost |
Williams | +7 laps | 70 |
1 |
0 |
RIT | 24 | Pierluigi Martini |
Minardi | Accident | 59 |
7 |
0 |
RIT | 20 | Érik Comas |
Larrousse | Engine | 54 |
18 |
0 |
RIT | 11 | Alessandro Zanardi |
Lotus | Gearbox | 45 |
21 |
0 |
RIT | 10 | Aguri Suzuki |
Footwork | Spun off | 41 |
10 |
0 |
RIT | 21 | Michele Alboreto |
Lola | Overheating | 39 |
25 |
0 |
RIT | 12 | Johnny Herbert |
Lotus | Spun off | 38 |
20 |
0 |
RIT | 22 | Luca Badoer |
Lola | Spun off | 37 |
26 |
0 |
RIT | 5 | Michael Schumacher |
Benetton | Fuel pump | 26 |
3 |
0 |
RIT | 23 | Christian Fittipaldi |
Minardi | Suspension | 22 |
14 |
0 |
RIT | 27 | Jean Alesi |
Ferrari | Spun off | 22 |
8 |
0 |
RIT | 30 | Jyrki Järvilehto |
Sauber | Engine | 18 |
15 |
0 |
RIT | 8 | Ayrton Senna |
McLaren | Throttle | 17 |
4 |
0 |
RIT | 7 | Michael Andretti |
McLaren | Throttle | 15 |
11 |
0 |
RIT | 14 | Rubens Barrichello |
Jordan | Accident | 0 |
16 |
0 |
Leggo sempre gli articoli di Sandoli e devo confessare che da profana mi stanno portando ad amare questo sport. Gli articoli sono molto coinvolgenti .