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2010-2019Formula 1On this day

Vettel: quella lacrima sul viso…segno di resa?

Con la vittoria di Vettel in Inghilterra, la Ferrari arriva in Germania con solide ambizioni mondiali. L’unica nota stonata sono le notizie sulla salute del  presidente Marchionne che sta lottando in rianimazione in una clinica universitaria di Zurigo.
Nei box, Arrivabene, team principal non troppo amato dal presidente, cerca di tranquillizzare l’ambiente e dare fiducia ai piloti assicurando che, in caso di dipartita di Marchionne, niente cambierà in seno alla scuderia.
Nelle prime prove del venerdì, a segnare il miglior tempo è Ricciardo con la sua Red Bull, subito dietro Hamilton, osannato dal pubblico di fede Mercedes, e Verstappen.
Vettel con la Ferrari, si accontenta del quarto posto perché ha  preferito concentrarsi nella ricerca del miglior assetto per la gara.

Nella terza sessione, la pioggia battente la fa da padrona e, tra i protagonisti, solo i ferraristi hanno spiccato dei tempi validi mentre Red Bull e Mercedes hanno evitato di girare per preservare le gomme da bagnato per la qualifica.
Le qualifiche si disputano sull’asciutto e a stupire tutti è Raikkonen che sembra vivere una seconda giovinezza strappando il miglior tempo. Il finlandese della Ferrari viene battuto da Bottas e da Vettel che ottiene il record del tracciato.
Nel finale della Q1, Hamilton arresta la vettura per un problema idraulico perdendo la possibilità di giocarsi la pole nel gran premio più importante per la Mercedes.
Nella fase finale Raikkonen si ripete staccando il miglior tempo, la pole del finlandese dura poco, Vettel ottiene il miglior tempo battendo il record del circuito conquistando la pole numero 55.

La griglia di partenza del GP di Germania 2018

Pos No Pilota Team Tempo Giri
1 5 Germany Sebastian Vettel
Italy Ferrari 01:11.212 16
2 77 Finland Valtteri Bottas
Germany Mercedes 01:11.416 18
3 7 Finland Kimi Räikkönen
Italy Ferrari 01:11.547 17
4 33 Netherlands Max Verstappen
Austria Red Bull 01:11.822 18
5 20 Denmark Kevin Magnussen
United States Haas 01:12.200 18
6 8 France Romain Grosjean
United States Haas 01:12.544 17
7 27 Germany Nico Hulkenberg
France Renault 01:12.560 17
8 55 Spain Carlos Sainz Jr
France Renault 01:12.692 19
9 16 Monaco Charles Leclerc
Switzerland Sauber 01:12.717 23
10 11 Mexico Sergio Pérez
United Kingdom Force India 01:12.774 19
11 14 Spain Fernando Alonso
United Kingdom McLaren 01:13.657 11
12 35 Russian Federation Sergey Sirotkin
United Kingdom Williams 01:13.702 13
13 9 Sweden Marcus Ericsson
Switzerland Sauber 01:13.736 17
14 44 United Kingdom Lewis Hamilton
Germany Mercedes 01:13.012 8
PEN 3 Australia Daniel Ricciardo
Austria Red Bull 01:13.318 6
16 31 France Esteban Ocon
United Kingdom Force India 01:13.720 10
17 10 France Pierre Gasly
Italy Toro Rosso 01:13.749 9
18 28 New Zealand Brendon Hartley
Italy Toro Rosso 01:14.045 8
19 18 Canada Lance Stroll
United Kingdom Williams 01:14.206 10
20 2 Belgium Stoffel Vandoorne
United Kingdom McLaren 01:14.401 10

Il giorno della gara, il pubblico prende d’assalto il circuito indeciso se tifare per Vettel, erede di Schumacher, o per la Mercedes, marca da sempre nel cuore dei tedeschi.

2018 f1 gp germania partenza
© Pirelli Press Area

Allo scattare della gara, Vettel mantiene il comando davanti a Bottas e a Raikkonen, Hamilton, partito dalla piazzola 14 inizia la sua personale gara con la dea bendata che, nelle qualifiche, lo ha abbandonato. All’ottavo giro, il campione del mondo è gia in zona punti e al quattordicesimo giro, al rientro del primo pit di Raikkonen è gia quarto.
Vettel, in testa, rientra al giro 25 seguito, dopo un giro, da Bottas lasciando il comando al finlandese della Ferrari.

Al comando, Raikkonen prova a resistere alle pressioni del team che, via radio, gli chiede ripetutamente di far passare il compagno , secondo e molto più veloce. Finalmente al giro 39, il finlandese lascia passare Vettel decisamente innervosito dal tempo perso in seconda posizione.

Il pubblico è esaltato dallo spettacolo in pista e, quando il rischio di pioggia si fa consistente, incuriosito, segue Hamilton che, improvvisamente si ferma a montare le gomme super soft che, a dire del campione del mondo, sono più adatte in condizioni di asfalto misto asciutto e bagnato.
Rientrato in pista Hamilton comincia, con giri veloci a minacciare la leadership di Vettel al comando della gara ma non del tutto granitico nella sua condotta. Il muretto rosso chiede al proprio pupillo se pensa di rientrare per cambiare le gomme, ma Vettel decide di resistere e lancia il guanto di sfida al campione della Mercedes. Il tedesco ostenta sicurezza ma non sembra così imbattibile, infatti al giro 51 un errore di valutazione in frenata porta la Ferrari numero 5 a insabbiarsi a bordo pista.

2018 f1 gp germania hamilton
© Pirelli Press Area

L’uscita di pista è un errore che pesa e Vettel non riuscirà a rielaborarlo. Mentre il tedesco si allontana dalla monoposto insabbiata e ammutolita,  a testa bassa tra i fischi del pubblico i commissari notano che il viso del pilota tedesco è rigato da un rivolo di lacrime e il box incredulo   cerca di far quadrato intorno al proprio campione senza però dimostrare la necessaria convinzione. La direzione gara manda in pista la safety e Bottas viene chiamato per montare le gomme ultrasoft. Al comando dietro alla macchina di sicurezza, si trova Hamilton che alla ripartenza, fa segnare diversi giri veloci mettendo  in sicurezza la prima posizione, mentre il muretto  mercedes ordina a Bottas di frenare il più possibile Raikkonen, l unico in grado di disputare la vittoria al campione del mondo.
Al giro 67 Hamilton vince una gara capolavoro e torna in vetta alla classifica mentre Vettel comincia a precipitare in una spirale di contrasti caratteriali che pian piano lo renderanno un separato in casa dentro la Ferrari.

La classifica finale del GP di Germania 2018

Pos No Pilota Team Tempo Giri Fast Lap Led Griglia Punti
1 44 United Kingdom Lewis Hamilton
Germany Mercedes 01:32:29.845 67
01:15.545
66
14
25
2 77 Finland Valtteri Bottas
Germany Mercedes 01:32:34.380 67
01:15.721
65
2
18
3 7 Finland Kimi Räikkönen
Italy Ferrari 01:32:36.577 67
01:15.990
64
3
15
4 33 Netherlands Max Verstappen
Austria Red Bull 01:32:37.499 67
01:15.852
66
4
12
5 27 Germany Nico Hulkenberg
France Renault 01:32:56.454 67
01:17.910
66
7
10
6 8 France Romain Grosjean
United States Haas 01:32:58.716 67
01:16.716
66
6
8
7 11 Mexico Sergio Pérez
United Kingdom Force India 01:33:00.401 67
01:17.867
66
10
6
8 31 France Esteban Ocon
United Kingdom Force India 01:33:01.595 67
01:17.941
64
15
4
9 9 Sweden Marcus Ericsson
Switzerland Sauber 01:33:02.207 67
01:17.745
65
13
2
10 28 New Zealand Brendon Hartley
Italy Toro Rosso 01:33:04.042 67
01:17.681
66
16
1
11 20 Denmark Kevin Magnussen
United States Haas 01:33:04.764 67
01:17.697
66
5
0
PEN 55 Spain Carlos Sainz Jr
France Renault 01:33:12.914 67
01:17.430
63
8
0
13 2 Belgium Stoffel Vandoorne
United Kingdom McLaren 01:33:16.462 67
01:17.537
67
18
0
14 10 France Pierre Gasly
Italy Toro Rosso 01:33:08.490 66
01:17.762
66
20
0
15 16 Monaco Charles Leclerc
Switzerland Sauber 01:33:10.282 66
01:17.852
64
9
0
16 14 Spain Fernando Alonso
United Kingdom McLaren 01:31:52.896 65
01:17.741
60
11
0
RIT 18 Canada Lance Stroll
United Kingdom Williams 01:14:16.475 53
01:18.861
35
17
0
RIT 5 Germany Sebastian Vettel
Italy Ferrari 01:07:13.692 51
01:17.290
39
1
0
RIT 35 Russian Federation Sergey Sirotkin
United Kingdom Williams 01:09:59.300 51
01:18.934
36
12
0
RIT 3 Australia Daniel Ricciardo
Austria Red Bull 00:36:06.859 27
01:18.262
22
19
0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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