Vince Domenicali

Quando le condizioni delle piste diventano precarie a causa della pioggia, a fare la differenza è sempre lui, il fuoriclasse della Ferrari di Michael Schumacher.
In Inghilterra, nell’edizione del 98 la pioggia esalta le doti di equilibrista del tedesco ma, ad aiutarlo un prestigioso trionfo. è stata la capacità del direttore sportivo Domenicali di conoscere tutto il regolamento fin nei cavilli più nascosti.
Verso la fine della gara, con le rosse al primo e al terzo posto, inaspettatamente arriva dalla direzione corsa, una segnalazione al muretto rosso che il loro purosangue teutonico era sotto investigazione per non aver visto una bandiera gialla, drappo al quale sembra essere piuttosto distratto.
L’infrazione sarebbe costata molto al tedesco, infatti se avesse dovuto rispettare la procedura e fermarsi per uno stop and go, avrebbe perso una vittoria costruita con classe e qualche pizzico di fortuna.
Domenicali, dal muretto, tranquillizza il proprio team principal Todt spiegandogli che, grazie a dei vizi formali nella comunicazione dell’infrazione, possono gestire la situazione.
Convince il francese di far rientrare il tedesco all’ultimo giro per scontare l’infrazione con l’escamotage di far tagliare il traguardo alla Ferrari dalla corsia dei box mentre si deve fermare al box del cavallino posto dopo la linea del traguardo.
Prima di questa mossa da giocatore di poker, la gara è stata praticamente divisa in due parti. La prima è appannaggio delle McLaren che riescono a conquistare fino a trenta secondi di margine sulla Ferrari di Schumacher, la seconda, invece, è caratterizzata da una pioggia incessante che obbliga la direzione corsa a far entrare la safety car.
L’ingresso della macchina di servizio ha di fatto rimesso in gioco la Ferrari numero 3 fino a quel momento staccatissimo.
Al rientro della safety car la gara vive del duello tra Schumacher e Häkkinen che al cinquantunesimo giro compie un escursione fuori pista e permette al tedesco della Ferrari di passarlo e prendersi il primo posto.
Sfiduciato dall’errore, al finlandese non resta che resistere al recupero dell’altro ferrarista Irvine, sempre più a suo agio con la F300.
Il finale rocambolesco regala alla rossa la terza vittoria consecutiva e candida al tedesco alla vittoria finale.