Vince Webber a Interlagos, Button e la Brawn Campioni del Mondo
L’australiano della Red Bull è andato a vincere la sua seconda gara, Button si è laureato campione del mondo con il quinto posto alle spalle di Vettel e davanti a Raikkonen, Buemi e Barrichello

Il 18 ottobre 2009, Mark Webber si aggiudicò il Gran Premio del Brasile, gara che vide laurearsi campione del mondo Jenson Button al volante della Brawn GP che nello stesso giorno ottenne anche il mondiale costruttori. Il pilota britannico, dopo aver letteralmente campato di rendita per metà campionato, dopo le vittorie della prima parte e grazie alla sua imprendibile monoposto nata dalle ceneri della Honda. Si arrivò al circuito di Interlagos con Button a quota 85 punti, 14 in più del suo compagno di squadra, Barrichello, e 16 in più del giovane tedesco della Red Bull, Vettel.
LE QUALIFICHE
In qualifica, sotto la pioggia, il migliore fu Rubens Barrichello: per gli amanti delle statistiche questa fu 3° pole ad Interlagos e la 14° ed ultima in carriera. Al fianco del pilota di San Paolo si piazzo la Red Bull di Mark Webber. Seconda fila per Adrian Sutil con la Force India e Jarno Trulli su Toyota. Quinta e sesta piazzola, rispettivamente per la Ferrari di Kimi Raikkonen e Sébastien Buemi su Toro Rosso. Chiusero la top ten Nico Rosberg con la la Williams, poi Robert Kubica su BMW Sauber, Kazuki Nakajima con l’altra monoposto di Grove e la Renault di Fernando Alonso. Questa griglia fu condizionata dal temporale che rovesciò tanta acqua costringendo i commissari ad interrompere le qualifiche per due volte e allungano la durata delle tre sessioni a 2 ore e 41 minuti, le più lunghe della storia della Formula 1.
LA GARA
Tutti si aspettavano una domenica bagnata, invece avvenne proprio il contrario: su pista completamente asciutta, Barrichello partì bene, imitato da Raikkonen che si ritrovò in 3° posizione, alle spalle di Webber sportellato da Sutil. In fondo allo schieramento Kovalainen e Vettel si toccarono e con il finlandese della McLaren che tamponò Fisichella, mentre la Ferrari dell’altro finlandese, tentando di passare la Red Bull dell’australiano danneggiò l’ala anteriore prima della staccata della Descida do Lago.

La partenza concitata ci regalò altri episodi alla curva Ferradura, con il contatto tra Sutil e Trulli: l’abruzzese finì la sua corsa contro il muro, mentre il tedesco, dopo una bella passeggiata tra i prati tagliò la pista ma anche la strada ad Alonso, obbligando i commissari a far entrare la safety car. Aperta la pit lane, i due finlandesi, Raikkonen e Kovalainen, si fiondarono subito ai box, quest’ultimo nel tentativo di superare il connazionale partì troppo in anticipo, portando con sé il bocchettone del carburante, che si riversò sulla F60 numero 4, e dando vita ad una spettacolare fiammata senza conseguenze per il pilota. I commissari a fine gara punirono Kovalainen con una penalizzazione di 25 secondi.
La corsa iniziò effettivamente al 6° giro con Barrichello davanti a Webber, Kubica, Rosberg, Buemi e Kobayashi. La leadership del brasiliano durò alla tornata numero 21, momento in cui arrivò la sua prima sosta e lasciando a Webber il comando davanti a Vettel, risalito grazie alle soste degli altri, poi Kubica, Barrichello, Hamilton, Raikkonen, Button e Buemi. Con la seconda sosta l’australiano mantenne la posizione, mentre le Kubica riuscì a risalire fino al secondo posto. Dietro si accodarono Barrichello, Hamilton, Vettel, Button e Raikkonen. Al 62° giro, l’inglese della McLaren riuscì ad infilare la Brawn GP di Barrichello che però finì per forare un pneumatico retrocedendo in 8° posizione. La gara terminò con il successo Webber, accompagnato sul podio da Kubicae Lewis Hamilton. A punto anche Vettel e Button, che con il suo 5° posto si laureò matematicamente Campione del Mondo con una gara d’anticipo, questo risultato regalò anche alla Brawn GP, il campionato costruttori.
L’ORDINE D’ARRIVO
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 14 | ![]() |
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01:32:23.081 | 71 |
2 |
10 |
2 | 5 | ![]() |
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01:32:30.707 | 71 |
8 |
8 |
3 | 1 | ![]() |
![]() |
01:32:42.025 | 71 |
17 |
6 |
4 | 15 | ![]() |
![]() |
01:32:42.733 | 71 |
15 |
5 |
5 | 22 | ![]() |
![]() |
01:32:52.086 | 71 |
14 |
4 |
6 | 4 | ![]() |
![]() |
01:32:56.421 | 71 |
5 |
3 |
7 | 12 | ![]() |
![]() |
01:32:59.072 | 71 |
6 |
2 |
8 | 23 | ![]() |
![]() |
01:33:08.535 | 71 |
1 |
1 |
9 | 10 | ![]() |
![]() |
01:33:26.405 | 71 |
11 |
0 |
10 | 3 | ![]() |
![]() |
01:33:33.746 | 71 |
19 |
0 |
11 | 21 | ![]() |
![]() |
01:33:34.469 | 71 |
20 |
0 |
12 | 2 | ![]() |
![]() |
No Time | 71 |
16 |
0 |
13 | 8 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
13 |
0 |
14 | 11 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
12 |
0 |
RIT | 17 | ![]() |
![]() |
Accident | 30 |
9 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 27 |
7 |
0 |
RIT | 6 | ![]() |
![]() |
Out of Fuel | 21 |
18 |
0 |
RIT | 20 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
3 |
0 |
RIT | 9 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
4 |
0 |
RIT | 7 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
10 |
0 |