Vittoria di Schumacher nel GP del Canada 2004 e squalifica per le Williams

Il 13 giugno 2004, si disputò sul circuito di Montréal, l’ottava tappa del mondiale di Formula 1, che vide trionfare la Ferrari con un bella doppietta, questo grazie, alla squalifica della Williams.
Le qualifiche
Nella giornata di sabato, fu la monoposto di Grove, guidata da Ralf Schumacher a conquistare la pole, mentre Jenson Button si piazzò al fianco del tedesco.
Terzo tempo per l’abruzzese Jarno Trulli con la Renault, affiancato dall’altra Williams di Juan Pablo Montoya. Per il leader del mondiale arrivò solo un sesto posto, mentre la seconda monoposto francese guidata da Fernando Alonso si piazzò quinta.
La top ten si completò con il settimo tempo di Rubens Barrichello, seguito dalle due McLaren di
Kimi Raikkonen e David Coulthard e dalla Jaguar di Christian Klien.

La gara
Quando le luci dei semafori del GP del Canada 2004 si spensero, Ralf Schumacher mantenne la testa della gara, seguito da Button, mentre Trulli, a sua volta autore, di una buona partenza, fu immediatamente costretto al ritiro a causa di un cedimento della sospensione. Dietro di lui si posizionano Alonso e Montoya, con Schumacher e Barrichello che mantennero la sesta e la settima piazza.
A metà schieramento, Klien toccò Coulthard che si girò, mentre l’austriaco finì anche per coinvolgere il proprio compagno di squadra, Webber, che bucò una gomma. Al settimo giro, Barrichello, che ne frattempo si dovette arrendere alla McLaren di Raikkonen, riuscì a riprendersi la posizione, facendo anche segnare, il giro più veloce.
All’undicesimo iniziarono le prime soste per i piloti che avevano optato per una strategia a tre soste: il primo di questi fu Coulthard, seguito poi dal compagno di squadra, che però finì per scontare un drive-through per aver oltrepassato la linea bianca al rientro in pista dopo il rifornimento. Poi arrivò il momento per Button e Montoya, lasciando a Fernando Alonso la seconda posizione. Mentre, con la sosta di Ralf, lo spagnolo ereditò la testa della corsa. Al suo rientro la Williams si ritrovò dietro le due Ferrari, mentre Button si posizionò al quinto posto.
Schumacher e Barrichello passano in testa per la prima volta quando Alonso effettuò il pit stop, nel corso del 17° giro. Al passaggio successivo arrivò anche la prima sosta per il pilota brasiliano della Ferrari di Barrichello, che imbarcò un po’ meno carburante rispetto al tedesco della Rossa.
Questi rifornimenti ristabilirono le posizioni iniziali con Ralf al comando, davanti a Button, Schumacher, Montoya e Barrichello.
Fu proprio il colombiano ad aprire la seconda serie di pit stop intorno al giro numero 30, mentre le due Ferrari, dopo la sosta dei piloti di testa, si ritrovarono nuovamente al comando ma a distanza ravvicinata e dando vita ad un emozionante duello. Barrichello le prova tutte per passare il suo compagno di squadra, lottando con le unghie e con i denti, ma il brasiliano non riuscì a sopravanzare il tedesco. La seconda e ultima sosta per le due Ferrari arrivò tra il 44° e il 47° passaggio, ma con Schumacher, che riuscì a scavalcare il fratello, grazie alla strategia del muretto box della Scuderia di Maranello. Invece Barrichello perse dei secondi preziosi, per un errore alla curva 8, cedendo il secondo posto a Ralf. Sempre intorno al giro numero 44 arrivò il ritiro di Alonso per la rottura del semiasse

Dal 60° giro in poi le posizioni del GP den Canada 2004 si consolidarono, con Schumacher in testa davanti a suo fratello, poi Barrichello terzo, Button quarto, inseguito da Montoya e Fisichella, grazie alla sosta forzata di Raikkonen per sostituire il volante. All’inizio del giro 63, Massa, fu protagonista di un brutto incidente al primo tornante, senza gravi conseguenze fisiche. L’ordine della classifica rimane invariato fino alla bandiera a scacchi. Ma dopo poche ore dalle la fine della corsa arrivò la squalifica per le due Williams che permise a Barrichello di avanzare al secondo posto, regalando alla Ferrari un’altra doppietta.
Secondo i commissari le vetture di Grove avevano dimensioni delle prese d’aria dei freni non rispondenti alle dimensioni previste dal regolamento tecnici del 2004.
L’ordine d’arrivo del GP del Canada 2004
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
![]() |
01:28:24.803 | 70 |
6 |
10 |
2 | 2 | ![]() |
![]() |
01:28:29.911 | 70 |
7 |
8 |
3 | 9 | ![]() |
![]() |
01:28:45.212 | 70 |
2 |
6 |
4 | 11 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 69 |
11 |
5 |
5 | 6 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 69 |
8 |
4 |
6 | 5 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 69 |
9 |
3 |
7 | 19 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 68 |
16 |
2 |
8 | 18 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 68 |
15 |
1 |
9 | 15 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 67 |
10 |
0 |
10 | 21 | ![]() |
![]() |
+4 laps | 66 |
18 |
0 |
RIT | 12 | ![]() |
![]() |
Accident | 62 |
17 |
0 |
RIT | 10 | ![]() |
![]() |
Engine | 48 |
20 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Driveshaft | 44 |
5 |
0 |
RIT | 20 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 30 |
19 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
Suspension | 6 |
14 |
0 |
RIT | 7 | ![]() |
![]() |
Transmission | 0 |
3 |
0 |
DSQ | 4 | ![]() |
![]() |
Disqualified | 70 |
1 |
0 |
DSQ | 3 | ![]() |
![]() |
Disqualified | 70 |
4 |
0 |
DSQ | 16 | ![]() |
![]() |
Disqualified | 69 |
12 |
0 |
DSQ | 17 | ![]() |
![]() |
Disqualified | 69 |
13 |
0 |
Le parole di Michael Schumacher
“Non saprei dire perché abbia vinto così spesso qui – credo sia dovuto al fatto che ho sempre avuto una buona macchina ed un pizzico di fortuna. Oggi tutto è andato come previsto. Pensavamo che sarebbe stato difficile ottenere la pole position quindi abbiamo sviluppato una strategia in funzione della gara. I pit-stop sono stati perfetti così come la preparazione della vettura.

Abbiamo vinto il GP del Canada 2004, grazie alla costanza delle prestazioni del nostro pacchetto: il nostro ritmo di gara è stato il più veloce. Non ho avuto molta pressione da Montoya: avrei potuto lasciarlo passare perché sapevamo che era su una strategia diversa dalla nostra. Rubens, invece, mi ha messo molta più pressione: se fosse riuscito a passare sarebbe stata dura per me. Avevamo scelto gomme differenti e in quella fase pensavo che lui avesse fatto la scelta giusta! Poi il mio terzo treno di pneumatici era leggermente migliore dei precedenti. Non ho avuto alcun problema con la macchina, tanto che nella parte finale ho rallentato per portarla fino al traguardo”
Le parole di Rubens Barrichello
“E’ stata una grande gara e mi sono divertito molto a duellare con Michael. Egli ha vinto per la Ferrari ed è questo quello che conta. Sapevo che la mia unica chance di vittoria passava attraverso il sorpasso su di lui o una sosta più ritardata, ma avevo imbarcato un po’ meno benzina rispetto al mio compagno di squadra. Quando lo stavo attaccando, sapevo che i freni si stavano scaldando perché sentivo il pedale un po’ troppo molle ma quello era il momento di spingere. Dopo il secondo pit-stop, con tanta benzina a bordo, il pedale è diventato troppo “lungo” e ho realizzato che i freni erano arrivati al limite. Non mi sono perso d’animo e ho continuato a spingere ma alla curva 8, dove ci sono molti saltelli, sono arrivato lungo e ho perso circa cinque secondi, quelli che mi sono costati il secondo posto. Alla fine, posso dire che ci siamo divertiti e che è stato un bel duello“